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il pianto degli angeli

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Macky46
view post Posted on 2/1/2009, 14:24




tokietta1 e roxy la stanno già seguendo su un altro forum... per tutti gli altri, questa è la mia seconda ff (la prima non l'ho mai finita XD)
buona lettura a tutte

Piove.
Ho sempre odiato la pioggia, mi rende triste.
Fin da quando ero piccolo, ho sempre pensato che le gocce fossero le lacrime degli angeli, stanchi di veder soffrire le persone sulla terra.
Ogni volta mi ritrovo a riflettere, guardando dalla finestra quel pianto.
Oggi, però, non c'è la finestra. Non c'è niente. Ci siamo solo io e la pioggia. Tutto il resto è nero e oscurità.
Cammino nel vuoto senza una meta, ma, per quanto sappia che è uno sforzo inutile, non riesco a fermarmi.
Sto sognando, sicuramente, ma non so se riuscirò mai a svegliarmi da questo sonno.
Non ho ricordi, se non quelli legati a questa stupida pioggia che continua a tormentarmi. La sento trapassare la pelle ed entrarmi fin nelle ossa. Mi gela il sangue.
Come sono finito in questo posto? Perchè sono solo?
Vorrei gridarlo, ma nei miei polmoni non c'è aria. Sono pieni d'acqua anche quelli.
All'improvviso, una luce fioca appare, distante. Mi sta chiamando.
- Vieni, Tom. Vieni con me. - all'inizio è flebile, ma diventa sempre più forte e chiara - Non soffrirai più. Non sarai più solo.
Lentamente comincio a muoversi verso quella voce, così rassicurante, così calda.
La pioggia diminuisce sempre più, man mano che mi avvicino.
Sono quasi arrivato, manterrai la tua promessa vero?
Non lo saprò mai, perchè qualcuno mi afferra per il braccio prima che io riesca a raggiungerti.
Mi giro, e davanti a me appare un angelo. Un angelo nero.
Tu, luce, scompari, ma non m'importa più ormai. Non sono più solo.
Finalmente i mei polmoni possono di nuovo respirare liberamente.
- Sei un angelo, vero?
Lui mi lascia il braccio e mi guarda. Ha degli occhi stupendi, dorati, messi in risalto dal trucco nero. Fisso lo sguardo nel suo, e sento che entra dentro me, scrutandomi fin nell'anima.
Mi sorride. Non ci sono più dubbi. Nessun essere umano potrebbe avere un sorriso simile.
- Che strano. Era esattamente quello che stavo per chiederti io.
Lo guardo, esterrefatto. Davvero una creatura tanto splendida aveva pensato questo di me?
Sorride di nuovo, notando la mia espressione, e di nuovo quel sorriso mi scioglie il cuore.
- Ma cos'è questo posto? - dice improvvisamente, guardandosi intorno. - è triste... - il sorriso muore sulle sue labbra ed è come se anch'io morissi insieme a lui.
Di nuovo torna a guardare me.
- Da quanto tempo sei qui?
- Io... non lo so. - è vero. Non ne ho la minima idea. - Forse sono solo pochi giorni... ma i giorni sembrano anni quando sono solo. - abbasso la testa, non voglio che veda le mie lacrime. Che stupido che sono... siamo solo noi due, come potrebbe non sentirle?
- Adesso non sei più solo - mi tranquilliza. Mi abbraccia, e io mi abbandono completamente a lui. Sento il calore del suo corpo che caccia via il gelo della pioggia. Lascio sfogare le mie lacrime, troppo a lungo represse.
Vorrei che questo momento non finisse mai, ma dopo un po' l'angelo mi scosta delicatamente e asciuga con il pollice le lacrime che ancora mi rigano il viso.
Sta perdendo consistenza, sta svanendo, come fosse un sogno dentro a un sogno.
- No, ti prego, non andare via! - lo supplico.
- Mi dispiace.
- Non lasciarmi solo un'altra volta!
- Tornerò, te lo prometto. - il suo sguardo sembra sincero.
Continuo a fissare il punto in cui è svanito, ma lui ormai non c'è più.
Mi siedo nell'oscurità. Sono di nuovo solo.
Il silenzio mi opprime. Le gocce riprendono a scendere dal cielo nero senza nuvole. Questa volta, però, è diversa: è calda. Non è più qui per tormentarmi, ma per tenermi compagnia. Forse, è proprio quell'angelo nero che sta piangendo per me.

 
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cartinastilosettaxs
view post Posted on 2/1/2009, 17:55




wooow l'inzio è davvero billuuuu...!!un pò tristolo ma billo continuaaa xfavore....kissolo
 
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TOKIETTA1
view post Posted on 2/1/2009, 19:09




hahaha io lo già lettaaaaaaaaaaaaaaaa^__^hihihi
 
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tokiettina_bill94
view post Posted on 2/1/2009, 23:56




bella bella davvero :cry:
posta ti pleguuuuuuuuuuuu
 
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Macky46
view post Posted on 3/1/2009, 14:47




grazie ragazze! ecco a voi il secondo chappy XD

- Svegliati, Bill! Svegliati!
Il moro aprì un occhio, poco convinto.
- Possibile che ogni volta ti debba venire a svegliare io? La sveglia non funziona?
La madre lo rimproverava così tutte le mattine. Non è che la sveglia non funzionasse, semplicemente non era abbastanza forte da svegliare un dormiglione come lui.
- Allora? Ti decidi ad alzarti, sì o no?
- mmmm... sì mamma - borbottò il ragazzo aprendo anche il secondo occhio.
Si alzò controvoglia. Aveva come la sensazione di essere stato strappato da qualcosa, da qualcuno di importante... ma non riusciva a ricordare. Il sogno era stato cancellato dalla sua mente, così come quel ragazzo che tanto aveva bisogno di lui.

- Wow... oggi sei in ritardo solo di... 20 minuti! E' un record! - lo accolse un ragazzo biondo con un sorriso sarcastico.
- Non rompere Andy, non avevo voglia di alzarmi.
- Maddai?! e dove sta la novità?
Andy, Andreas, era il migliore amico di Bill, il primo che l'aveva accettato con tutte le sue stranezze, il trucco, lo smalto nero, i capelli e il suo look in generale.
Il moro gli fece la linguaccia e si incamminò senza altre parole verso quel carcere chiamato scuola.
La mattina passò, lenta e noiosa come tutte le altre, e per tutto il tempo Bill continuò a provare uno strano senso di colpa per il quale non riusciva a trovare un motivo. All'uscita però qualcuno lo sollevò da quella preoccupazione: Anne.
Lo aspettava davanti al cancello e, non appena lo vide, lo salutò con un bacio sulla bocca e un sorriso a trentadue denti.
- Che cos'è tutto questo entusiasmo? - le chiese con aria indifferente.
- Dai, Bill! Non fare lo stupido! - gli disse prendendolo sottobraccio.
- Io, lo stupido? e perchè mai? - ribattè lui con finta aria stupita.
- Tanto lo so che non te lo sei dimenticato! Fai così tutte le volte!
Le sorrise e le rubò un altro bacio. Era il loro mesiversario, il quinto.
- Sì, ma tu non ci caschi mai, vero Anne? - era Andreas che, sentendosi lasciato da parte, si intrometteva.
La ragazza si avvicinò a lui e lo squadrò per bene.
- mmm... tu sai tutto vero? - esordì - tu lo sai che cosa ha preparato Bibi!
Il biondo la guardò con uno sguardo sadico.
- Certo che lo so!
- Dimmelodimmelodimmelodimmelodimmelodimmelodimmelo - cominciò a ripetere quella parola all'infinito, saltellando e tenendo le mani di Andreas tra le sue.
Bill scoppiò a ridere.
- Nono, Andy non ti dirà proprio niente. - le disse afferrandola per un braccio - Per due motivi: primo, perchè è sadico; secondo, perchè se ci prova lo picchio.
- Andyyyyyyyyyyyyy - urlò mentre veniva trascinata via - dimmelooooooooooooooooooo.
Solo quando fu ad una certa distanza dalla scuola, il moro si fermò e si girò verso di lei. Si sorprese ad osservarla per l'ennesima volta.
Era esile e minuta, ma ben fatta. Aveva delle mani morbide e delicate, con le unghie lunghe smaltate di nero. I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle e la frangia le copriva parzialmente il viso, gliela spostò con la mano liberando così gli occhi verdi dal taglio allungato, che quando sorrideva le davano quell'aria da eterna bambina per cui lui impazziva.
- Cosa c'è? - lo richiamò alla realtà Anne, guardandolo incuriosita.
Si rese conto che la stava fissando da diverso tempo.
- No, niente... stavo pensando a quanto sono fortunato ad averti conosciuta.
Eccolo. Uno di quei sorrisi a cui non sapeva resistere. L'attirò a sè e le loro labbra si unirono di nuovo in un lungo bacio.
Si staccò dolcemente e, sorridendole, tirò fuori dalla tasca una benda.
- Bill, che cosa vuoi fare? - gli disse lei ridendo.
- Te fidati, adesso comincia il divertimento.

Si trovavano sulla riva di un lago. Bill aveva regalato ad Anne il giorno più bello della sua vita.
Le aveva tolto la benda dopo diversi minuti, ma l'attesa era stata ripagata dalla sorpresa che il ragazzo le aveva preparato. Si era ritrovata davanti a un bellissimo cavallo bianco. Quando l'aveva visto era quasi scoppiata a piangere, ma il moro le aveva sorriso, era montato in groppa allo stallone e poi le aveva porto la mano per aiutarla a salire. Le sembrava di essere una principessa delle fiabe. Il suo "principe azzurro" l'aveva portata nel bosco, dove aveva preparato un pic-nic da favola, tanto per rimanere in tema, con tutti i suoi stuzzichini preferiti e una piccola torta con le fragole. Avevano mangiato in tranquillità all'ombra di un grande albero, poi erano rimontati a cavallo e Bill l'aveva portata sulla riva di quel laghetto sconosciuto.
Il moro smontò, legò il cavallo e aiutò la ragazza a scendere. Questa, appena a terra, gli gettò la braccia al collo.
- Grazie amore per tutto quello che hai fatto oggi! - i suoi occhi erano lucidi.
- Figurati piccola... lo sai che mi piace renderti felice
Lei lo strinse ancora per un momento, poi si staccò e lo guardò negli occhi un attimo.
- Spogliati.
Il moro la guardò con gli occhi sgranati.
- Non fare lo stupido Bill! - gli disse ridendo - Voglio fare il bagno, dai!
Anche il ragazzo si mise a ridere e ubbidì. Cominciò a spogliarsi, fino a rimanere con i soli boxer. Anne lo imitò e, rimasta in intimo, gli fece la linguaccia scappando subito in acqua.
Il moro raccolse la sfida e si tuffò dietro di lei. Si rincorsero un po', finchè la ragazza non si fermò chiedendo perdono.
- No che non ti perdono - le disse, afferrandola per i polsi - non si fanno i versacci a Bill Kaulitz!
- No! Perdonami mio signore!
- E' troppo tardi per pentirsi adesso, ora subirai la punizione del tuo padrone!
- No, la prego! Non mi faccia del male!
Scoppiarono a ridere sentendosi stupidi come non mai, ma anche felici.
Fecero l'amore in quel luogo nascosto agli occhi del mondo come se non esistessero altro che loro due e il lago, poi rimasero sulla riva abbracciati fino al calare della sera. Purtroppo anche quel giorno così bello era finito, così Bill riportò a casa la ragazza.
- Grazie di tutto, amore - gli disse lei prima di entrare - è stato il giorno più bello della mia vita.
Senza lasciargli il tempo di rispondere, lo salutò con un ultimo bacio e sparì oltre la porta.
Rimase ancora un attimo a fissare il punto in cui era sparita, poi si rigirò e si incamminò verso casa. Arrivato, si diresse in camera sua, cercando di fare meno rumore possibile. Era molto tardi, quindi si spogliò e si infilò dritto sotto le coperte. Si addormentò non appena toccò il letto.

Avevi detto che saresti tornato e invece non ti sei più fatto vedere. Perchè mi hai abbandonato anche tu, angelo? Mi hai lasciato solo in questa oscurità, anche la pioggia sta smettendo di cadere. Ti sei dimenticato di me?

_______________________
ecco fatto... ditemi che ne pensate :D
 
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tokiettina_bill94
view post Posted on 3/1/2009, 16:38




Penso che se non continui divento il diavolo della storia(sono sclerata completamente xD)
Cosa posso pensare...è bellissimaaaaaaaaaa...postapostapostapostapostapostapostapostaposta
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pooooooooooooooooooooooooooooooosssssssssssssssttttttttttttttttttttttttaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa image
 
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Macky46
view post Posted on 3/1/2009, 20:21




ihih e va bene ti lascio il terzo chappy e poi leggerò i commentuzzi domani sera quando torno...

- No che non mi sono dimenticato. Scusami se ti ho lasciato solo.
Mi giro verso la tua voce. Sei tornato angelo!
Mi alzo in piedi e ti getto le braccia al collo.
- Non lasciarmi più, ti prego. Non voglio più stare solo...
- Scusami...
Mi stringi a te. Mi è mancata da morire questa sensazione.
- Ehi... guarda.
Mi allontani dolcemente per farmi vedere il miracolo. Non siamo più circondati dall'oscurità. C'è un giardino sotto i nostri piedi, un magnifico giardino in fiore.
Non credo ai miei occhi. Mi inginocchio sull'erba e colgo uno dei tanti fiori di campo che finalmente colorano questo luogo. Non riesco a trattenere una lacrima di gioia.
- Grazie angelo.
Mi guardi e mi sorridi.
- Io non ho fatto niente.
- Questo lo pensi tu, ma basta la presenza di un angelo a fare di un posto il paradiso.
Arrossisci. Sei così dolce...
Ti siedi davanti a me e cominci a togliere i petali ad una margherita. Non ti serve fare quel gioco, angelo, non so per chi sia, ma ti ama sicuramente.
- Senti... potresti smettere di chiamarmi angelo? Mi mette in imbarazzo... chiamami solo Bill.
Bill... che stupido che sono, non avevo neanche pensato che potessi avere un nome.
- D' accordo, Bill.
- E tu?
E io cosa? oddio, sono proprio uno stupido! non mi sono neanche presentato!
- Sì, scusami. Io sono Tom.
Sei pensieroso, il mio nome ti ricorda qualcosa?
- Tom come?
- Tom Trumper.
Scuoti la testa, arrabbiato.
- Ho già sentito questo nome... ma non riesco a ricordare dove. - sembri triste - Scusami.
Non essere triste, non sopporto vedere il tuo sorriso morire così.
- Non preoccuparti, non fa niente.
Fai una smorfia, hai finito i petali. Getti via il gambo dello sfortunato fiore e ne cogli un altro per ripetere lo stesso giochino.
- Non t'ama?
Alzi lo sguardo e annuisci silenzosamente.
- Allora è una stupida. - come si fa a non amare una creatura stupenda come te?
Sorridi e butti via anche quel fiore, senza finire di contarne i petali.
- Senti Tom, - ti alzi e mi porgi la mano - ti va di vedere se in questo giardino c'è qualcosa di interessante?
Credo di conoscere già la risposta, ma annuisco e ti afferro la mano.
- Va bene. Da che parte si va? - mi chiedi.
- Non so... credo sia uguale.
Ti giri verso di me e mi guardi in viso.
- Nono, non va affatto bene.
- Che cosa?
- Quella faccia.
- Che cos'ha la mia faccia che non va?
- Gli manca un bel sorriso. Forza sorridi!
- E va bene - ubbidisco. Contento?
Sembra di sì, perchè mi sorridi a tua volta, poi ti giri a guardarti intorno. Non c'è niente, ma non ti scoraggi.
- Da questa parte allora - mi prendi per mano e cominci a camminare in una direzione presa a caso. Non importa. Con la mia mano nella tua potrei andare ovunque.

Avevo torto, non è tutto uguale questo giardino. Dopo diverso tempo che camminiamo, arriviamo davanti a un lago. Tu lo guardi e sorridi in modo strano.
- Ti ricorda qualcosa?
Ti volti, ma non mi rispondi, continuando a sorridere. Invece mi trascini verso la riva e, arrivato a pochi metri, mi lasci la mano per toglierti la maglia.
Rimango a fissarti a bocca aperta. Sei stupendo, semplicemente perfetto. Rimasto in boxer, ti tuffi in acqua e ti giri a guardarmi.
- Beh, che fai? Non vieni? - la tua voce mi riporta alla realtà.
Annuisco, senza riuscire a trovare il fiato per risponderti in altro modo, e comincio a spogliarmi. Mi tolgo la maglia e i jeans di quattro taglie più grandi. Anche tu mi fissi. Abbasso lo sguardo, imbarazzato. Tolgo anche il cappellino e la fascia dai capelli, lasciando liberi i rasta.
Ti potrà sembrare strano, ma ora che anch'io sono in boxer ho paura ad entrare in acqua.
- Dai, vieni! Non ti mangio mica! - mi urli, mettendoti a ridere. Mi leggi nel pensiero?
Mi faccio coraggio ed entro. L'acqua è fredda, o forse sono io che sono troppo caldo. Vieni verso di me.
- Che cosa c'è? - mi chiedi, sembri preoccupato.
- No, non è niente. - mento.
- Non dire stupidaggini, stai tremando. - mi tocchi il braccio con la mano, un brivido mi percorre il corpo - Ti senti bene? L'acqua non è così fredda...
- Non lo so - la sua mano è ancora sul mio braccio, non riesco più a respirare normalmente. Perchè mi fai questo effetto?
La tua mano sale a toccarmi la fronte. Sei così premuroso... eppure mi conosci appena.
- Non ti preoccupare, non è niente - mi allontano leggermente - mi devo solo abituare alla temperatura.
Mi guardi, poco convinto, poi fai spallucce e lasci perdere. Ti immergi completamente a bagnare i lunghi capelli neri, io faccio lo stesso cercando di rilassarmi. Lentamente riprendo il controllo.
Ti riavvicini. Mi sforzo di rimanere calmo.
- Va meglio adesso? - se ti allontanassi andrebbe anche meglio, ma ti prego non farlo!
- Sìsì, ora mi sento meglio. Te l'ho detto, dovevo solo abituarmi...
- Smettila di dire bugie. - il tuo tono è cambiato, sembri arrabiato. Non arrabbiarti con me, ti prego - Pensi che sia uno stupido?
Sento le lacrime che cominciano a riempirmi gli occhi.
- Non lo so cosa mi prende, ma non arrabbiarti ti prego....
Il tuo sguardo si addolcisce. Mi abbracci, stringendomi forte tra le tue braccia. Mi scosti leggermente il viso, quel tanto che basta per guardarmi negli occhi. Potrei perdermi nella prondità del tuo sguardo.
- Tom...
Stai perdendo consistenza, mi abbandonerai di nuovo.
- Tornerai? - ti chiedo, ancora con le lacrime agli occhi.
Non mi rispondi. Invece avvicini le labbra alle mie, lasciandomi un piccolo bacio prima di svanire.
- Ti aspetterò, angelo mio.

 
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MaRtInUsSa_96
view post Posted on 3/1/2009, 22:36




oddioooooooo continuaaaaaa *.*
 
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tokiettina_bill94
view post Posted on 3/1/2009, 22:59




:cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
bellissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissi
missimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissi
missimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissi
missimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissimissi
missimissimissimissimissi.......ma
PS:postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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Macky46
view post Posted on 6/1/2009, 14:29




danke ragazze! scusate il ritardo, ma ho avuto qualche problemuzzo... ecco the next chappy, buona lettura!

- Sveglia dormiglione!
Era la voce della madre che, come ogni mattina, lo riportava al mondo della realtà strappandolo a quello dei sogni.
Con somma sorpresa della donna, questa volta il figlio si alzò subito e senza fare storie. Rimase a fissarlo incredula per qualche istante, poi decise di non domandarsi il perchè di quel miracolo e andò in cucina a preparare la colazione.
Bill si preparò con la massima cura, come sempre. Jeans stretti, maglia nera attillata, polsino nero, anelli, bracciali, collane. Poi andò in bagno e aprì il suo cassetto miracoloso. Fondotinta, matita, ombretto nero, mascara.
Finito di prepararsi si guardò allo specchio.
"Va bene Bill, sei presentabile".
Prese la giacca di pelle, la cartella e si diresse alla porta. La madre lo fermò.
- Bill, non fai colazione?
- No, scusa mamma, ma è tardi.
La donna scoppiò in una sonora risata.
- Stai scherzando? Sei quasi in anticipo oggi!
Il ragazzo guardò l'orologio. Effettivamente mancavano ancora cinque minuti all'orario fissato con Andreas per andare a scuola.
- Motivo in più per andare! - disse il moro - Voglio proprio vedere che faccia che farà Andy!
Salutò la madre e uscì di casa, dirigendosi verso il luogo solito dell'appuntamento.
Quel giorno era di buon umore anche se non sapeva il perchè. Ricordava pochi dettagli del sogno di quella notte: il giardino, il lago, ma anche questa volta Tom era stato cancellato dalla sua memoria.

- Bill! Sei davvero tu o hai mandato un clone per farmi uno scherzo?
Il moro scoppiò a ridere. L'amico aveva l'esoressione di chi ha appena visto un fantasma.
- Lo sapevo che avresti detto così! - disse senza smettere di ridere - Nono caro, sono proprio io!
- Acc... lo sapevo che dovevo provarci con quella ragazza... ora verrà la fine dal mondo e morirò con questo rimpianto...
- Stupido... dai smettila, andiamo a scuola va - disse le ultime parole sbuffando.
Sorpassò Andreas sulla strada e si diresse anche quel giorno verso una lunga e monotona mattinata.

Anche quelle noiosissime ore di lezioni inutili terminarono e all'uscita, come ogni giorno, Bill trovò la sua ragazza ad aspettarlo, raggiante come la solito.
Appena lo vide gli corse incontro e gli gettò le braccia al collo, baciandolo.
- Ragazzi un po' di contegno! Siamo in un luogo pubblico! - esclamò Andreas disgustato.
Anne indugiò ancora un attimo in quel bacio, poi si staccò e, prese a braccetto Bill.
- Non rompere Andy! Cercati una ragazza da spupazzarti anche tu e non stressare noi. - rispose lei con una linguaccia.
- Eh... - sospirò il biondo - magari fosse facile trovarne una...
- Ma come? - prese a ridere la ragazza - Un bel fusto come te!
- Prendi poco in giro - rispose con una smorfia - Ammettilo che se avessi anche una minima chance con me, lasceresti Bill al volo.
Il moro lo guardò interdetto.
Notata la sua espressione, la ragazza si strinse ancora di più a lui e gli schioccò un sonoro bacio sulla bocca.
- Ma certo Andy - si rivolse di nuovo al biondo - non faccio altro che sognarti tutte le notti sai?
- E sì, faccio quest'effetto a molte...
- Bello e modesto eh?
- Ok ragazzi ora basta - si intromise Bill - volete smetterla per favore? Mi fate venire mal di testa...
- Scusami amore, prometto che per oggi non gli risponderò più.
- Ecco grazie.
Nel frattempo erano arrivati davanti a casa di Anne.
- Vuoi entrare un attimo amore? - chiese la ragazza.
- No grazie... passo - rispose Andreas.
La ragazza lo ignorò, come appena promesso, e rimase a guardare Bill.
- No... scusami amore ma ho da fare oggi... - disse lui con aria dispiaciuta.
- Vabbè, non fa niente. Sarà per un'altra volta.
Si strinse nelle spalle e, dopo aver salutato con un bacio il ragazzo, sparì oltre l'uscio di casa.
Quando il moro si girò per riprendere la strada di casa, vide che l'amico lo stava fissando con aria stupita.
- Tu non devi fare niente oggi... - gli disse il biondo - che accidenti ti prende? Non è da te rifiutare un'offerta del genere...
- Non lo so Andy - rispose Bill con un'espressione indecifrabile - non mi va oggi...
- Dimmi una cosa Bill. - ora l'amico lo guardava preoccupato - Va tutto bene tra di voi? Oggi mi sei sembrato un po' distaccato.
- Sìsì va tutto bene. E' solo che, non so... sento che non è lì con lei che devo stare adesso. - il biondo lo guardò senza capire - Senti Andy, sono stanco oggi... ho solo voglia di andare a dormire...

- Bill, sei tornato! - ti getto le braccia al collo e affondo il viso nell'incavo del tuo collo..
Lo sai che in questo mondo il sole sorge quando arrivi tu?
Mi allontani leggermente per avere libero accesso alle mie labbra.
Sono tue se le vuoi.

_______________
aspetto commentuzzi u.u
 
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MaRtInUsSa_96
view post Posted on 6/1/2009, 17:55




postaaaaaaa waaaaa stupendaa please*_* ^^
 
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Macky46
view post Posted on 7/1/2009, 16:00




eccoti accontentata martinussa ^^


Sovrapponi la tua bocca alla mia regalandomi un lungo, dolcissimo bacio. Poi mi scosti delicatamente, quasi fossi di cristallo, e fissi il tuo sguardo nel mio. Mi guardi intensamente. Vuoi essere sicuro che io ti prenda sul serio adesso. Mi devi dire qualcosa di importante?
- Ti amo.
Due parole. Forse le ho solo immaginate. Continui a fissarmi negli occhi. No, non le ho immaginate. Lo hai detto davvero.
- Anch'io ti amo angelo mio...
Amo tutto quello che fai, tutto quello che sei.
Mi sorridi. Uno di quei sorrisi che solo tu sai fare, che mi fanno dimenticare tutto ciò che non sono il tuo viso e quelle bellissime labbra.
- Non ti avevo detto di chiamarmi Bill?
Mi guardi con finta aria imbronciata. Sei buffissimo, adorabile.
Non resisto. Riavvicino le mie labbra a quel broncio così dolce e tu mi rispondi schiudendolo e lasciando danzare le nostre lingue in un valzer silenzioso e bellissimo.
Ci ritroviamo sdraiati sul prato, tu sopra di me.
- Bill... - non riesco più a respirare, mi manca l'aria nei polmoni. Ho paura.
Te ne accorgi subito. Mi guardi mortificato.
- Scusami Tom, non volevo... - ti alzi e ti metti seduto accanto a me.
Scoppio in lacrime.
- No cucciolo che fai? Non piangere per favore.
Ti riavvicini a me e mi stringi forte.
- Scusami Bill...
- Ma cosa dici?
- Ti ho deluso... - la mia voce è poco più di un sussurro.
- No. No, Tom. Ascoltami bene. - mi scosti leggermente e mi costringi a guardarti negli occhi - Io non voglio questo da te. Non voglio costringerti a fare niente. - alzi la mano a carezzarmi il viso - Voglio solo starti vicino, capito? Niente di più. Non mi serve nient'altro.
Devo sembrare proprio un cucciolo impaurito, vero Bill?
- Grazie... - grazie di essere sempre così dolce, così sensibile, così... te. Grazie di esistere.
- Ora basta piangere però. - mi asciughi le lacrime con il pollice - Ti voglio vedere sorridere. Sempre, capito? Forza, fammi un bel sorriso.
Obbedisco e tu mi rispondi sorridendo a tua volta.
- Ora dammi un bacio e dimentichiamoci di questa storia, va bene?
Annuisco in silenzio e lascio che le nostre labbra si riuniscano di nuovo. Mi abbandono al tuo abbraccio, alle tue carezze. Vorrei che questo momento non finisse mai, ma so che dovrai andartene. So che mi lascerai da solo, un'altra volta.


- Bill sve...
Questa volta la madre rimase ammutolita. Infatti, il ragazzo era già in piedi e pronto ad andare a scuola. Sentendo aprire la porta si girò.
- Mamma, è pronta la colazione?
La donna rimase impalata sull'uscio.
- Allora mamma?
- Io... sì, te la preparo subito.
- Grazie ma'.
Rimase ancora qualche secondo a fissare il figlio, incredula, poi richiuse la porta e scese a preparare la colazione.
Bill rimase a fissarsi allo specchio, tentava di ricordare. L'immagine di un ragazzo era rimasta impressa nella sua mente. Un ragazzo bellissimo, dolcissimo. Purtroppo, per quanto si sforzasse, il ragazzo restava senza nome nei suoi ricordi.

Quando uscì di casa era ancora largamente in anticipo rispetto all'orario prefissato con Andreas. Si diresse al punto d'incontro, pensando alla reazione che avrebbe avuto l'amico quando avrebbe trovato lui, Bill, il ritardatario cronico, ad aspettarlo.
Il moro però, aveva fatto male i suoi conti.
Quando arrivò, Andreas era già lì, ma non era solo.
Non si accorse neanche della sua presenza. Bill si voltò e tornò sui suoi passi. Ci mise qualche istante a realizzare quello che aveva visto: il suo migliore amico che baciava la sua ragazza. Anne lo tradiva con Andy. Non riusciva a crederci. Dopo tutto quello che aveva fatto per quella ragazza, dopo tutto quello che le aveva detto, quello che lei aveva detto a lui. Quanti falsi "ti amo" era riuscita a pronunciare? E Andy? Come aveva potuto lui, tradire così la sua fiducia? Il suo primo, unico, vero amico.
Continuò a camminare immerso nei suoi pensieri, senza una meta precisa, lasciandosi guidare dall'istinto, dal suo cuore ferito, finchè non si ritrovò in ospedale.
Il discorso di un medico a un uomo di mezz'età attirò la sua attenzione.
- Signor Trumper, suo figlio non si è ancora risvegliato dal coma, ma mostra notevoli miglioramenti. I traumi sono quasi totalmente scomparsi...
Non stette ad ascoltare il resto del discorso. Quello che gli interessava era già stato detto: Trumper, coma.
Tom Trumper, quello era il nome che non riusciva a ricordare.
Individuò la stanza di cui stava parlando il dottore e ci si infilò, cercando di non farsi notare.
Lui era lì. Il ragazzo dei suoi sogni.
Il suo cuore ferito l'aveva portato fino a lui.
___________________________
allora, che ne dici cara? ihih
 
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MaRtInUsSa_96
view post Posted on 7/1/2009, 16:48




waaaaaaaaa oddioooooooooo waaaaaa *ok sono rimbecillita di botto* continua continua continua ^^ trp bella!!
 
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Macky46
view post Posted on 8/1/2009, 13:40




ed eccomi qua con il prossimo chappy!
buona lettura a tutti ^^

Appena lo vide, i ricordi riaffiorarono alla mente uno dopo l'altro. La pioggia, il giardino, il lago, il bacio. E poi quelle due parole che si erano detti: ti amo. Riusciva a ricordare perfettamente ogni emozione che aveva provato stando in compagnia di quel ragazzo. Era vero, lo amava.
Si inginocchiò ai piedi del letto e gli prese la mano tra le sue, lo sguardo fisso sul suo volto emaciato. Anche così era comunque bellissimo.
- Tom... non so se mi puoi sentire. Sono io, Bill. - cominciò il moro - Ti ho trovato, visto? Adesso però devi fare tu il resto...
La voce gli si ruppe e prese a piangere sommessamente.
Alzò una mano ad accarezzargli il viso, come già tante volte aveva fatto in sogno. Disegnò con il dito la linea del suo profilo. Fronte, naso, labbra... quelle labbra così assolutamente irresistibili. Non potè fare a meno di sfiorarle con le proprie. Nel gesto, una delle sue lacrime cadde sul viso di Tom.

Quanto tempo è passato dall'ultima volta che sei venuto? Non lo so. In questo luogo non c'è modo per tenere conto del tempo che passa. So solo che ogni momento senza te sembra durare un'eternità.
- Tom... non so se mi puoi sentire. Sono io, Bill.
Amore sei davvero tu? Dove sei? Sento la tua voce, ma non riesco a vederti.
- Ti ho trovato, visto? Adesso però devi fare tu il resto...
Non capisco... cosa devo fare? Dimmelo ti prego.
Comincia a piovere, ma è come se le gocce non mi sfiorassero nemmeno. Stai piangendo angelo mio? Non farlo. Non posso sopportare di sapere che sei triste senza poter fare niente. Dimmi come posso fare per raggiungerti adesso.
Una goccia mi cade sulla guancia. E' una tua lacrima lo so, riesco a sentirti adesso. Sei accanto a me. Arrivo amore mio, ma non piangere più ti prego...


- Angelo... - le labbra del rasta si mossero senza produrre suono, ma il gesto non sfuggì al moro.
- Sono qui, amore. - adesso Bill piangeva di gioia - Sono qui.

- E tu chi sei?
Il moro si girò di scatto. Un uomo infuriato era appena entrato nella stanza.
- Papà...
Alla voce di Tom però, la sua espressione si raddolcì all'istante e, dimenticandosi momentaneamente di Bill, si fiondò ad abbracciare il figlio, piangendo.
- Papà fai piano... - dalla felicità, l'uomo lo stava stritolando.
- Scusami Tom - disse quello allentando la morsa - credevo non ti saresti svegliato mai più!
Bill, sentendosi di troppo, si alzò e fece per andarsene, ma il rasta lo afferrò per un braccio.
- Aspetta. - poi si rivolse al padre - Papà, lui è Bill. E' lui che mi ha svegliato.
L'uomo si girò verso il ragazzo che prima aveva trattato malamente e, staccatosi dal figlio, abbracciò anche lui.
- Grazie. Non saprò mai ripagarti abbastanza.
Il moro rimase impalato con le braccia lungo i fianchi. Tom sorrise a quella scena e richiamò il padre togliendo il ragazzo dall'imbarazzo.
-Papà, senti. Lo so che ti costa tanto, - cominciò - ma potresti lasciarci soli un attimo?
L'uomo lo guardò quasi implorante.
- Solo un attimo, per favore. - gli fece gli occhi dolci e il padre non seppe resistere.
Con un gesto stizzito uscì dalla stanza e richiuse la porta dietro di sè.
Appena rimasti di nuovo da soli il rasta allungò una mano a prendere quella di Bill.
- Ora dammi un bacio ti prego.
Un sorriso illuminò il viso del moro.
- Non aspettavo altro che me lo chiedessi...
Si chinò su di lui e lasciò che le loro labbra si unissero. Finalmente, ciò che fin'ora aveva solo potuto sognare, poteva averlo anche nella realtà.
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ecchelo qui. me aspetta commentuzzi ^^
 
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tokiettina_bill94
view post Posted on 8/1/2009, 16:39




scusa se non ho lasciato commy ma ho avuto da fareeeeee :cry: spero che mi perdoni almeno ti lascio questo commy^^
ti dico semplicemente
B-E-L-L-I-S-S-I-M-A- *_________*
 
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102 replies since 2/1/2009, 14:24   717 views
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